Il giorno di Carnevale, martedì 4 marzo, la biblioteca chiuderà alle ore 12.00. Buon Carnevale a tutti!

La leggendaria biblioteca di Alessandria, con i suoi 700.000 rotoli di papiro, fu l'orgoglio della dinastia dei Tolomei, custodi dell'immenso patrimonio letterario, filosofico, scientifico, religioso greco ed egizio. L'ambizione era quella di «raccogliere ad Alessandria i libri di tutti i popoli della terra», chiedendo a sovrani stranieri di inviare le opere dei loro autori, ordinando ai copisti di riprodurre i papiri trovati sulle navi che facevano scalo ad Alessandria, traducendo in greco le opere straniere. Ma la fama della biblioteca è dovuta, oltre che alla sua sterminata collezione, alle leggende che circolarono sin dall'antichità intorno alla sua distruzione. Fu davvero Cesare, nel 48 a.C., a ridurre in cenere la biblioteca; oppure fu il califfo Omar, nel 640 d.C., in seguito alla conquista della città? Attraverso i documenti e le labili tracce del passato remoto Canfora conduce il lettore dentro l'officina del filologo scoprendo le passioni umane dietro enigmi che sembrano semplicemente sepolti dalle rovine delle piramidi del tempo

Insieme alla consueta attività di assistenza individuale prevista tutti i lunedì e martedì dalle 14:00 alle 19:00 (per appuntamenti ed info 389 447 5656) da martedì 25 febbraio alle ore 17.00 avranno inizio incontri tematici di gruppo su argomenti consueti del nostro quotidiano digitale. Gli appuntamenti, liberi e per tutti, avranno cadenza settimanale tutti i martedì dalle 17.00 alle 18.00.

 

 

 

 

 Per rivedere l'incontro

Testi teatrali, poesie, narrazioni, diari colmano questo intenso scorrere della vita e della morte. La giovinezza irrompe con le pubblicazioni, il clamore, le relazioni, da Moravia a Carlo Levi, da Guttuso a Pasolini, da Sciascia a De Chirico, Anna Magnani. Poi, recente, la malattia, il delirio, la rinascita, la società che precipita nell'incertissimo futuro, economico e transgenico. Sessanta anni rivissuti e che rivivono in chi li legge. Una esaltazione della vita da chi ha sperimentato la evenienza della morte. Ma anche l'esigenza che non muoia la società.

 

Prossimo incontro previsto giovedì 27 febbraio 2025 ore 17.30

Partecipazione libera ed aperta a tutti

Alla confluenza di due mondi quello cristiano e quello musulmano sorge Visegrad, in Bosnia, da sempre città di incontro fra diverse razze, religioni e culture. Ed è qui che nel Cinquecento il visir Mehmed-pascià fece erigere un ponte, diventato un simbolo dell'oppressione perché costruito grazie alla fatica e ai sacrifici di molti cristiani , ma anche una testimonianza della fusione di due diversi mondi. Il ponte è il centro del romanzo di Andric: un grande affresco che va dal Cinquecento alla Prima guerra mondiale e che ha per sfondo una Bosnia romantica, con le sue complesse vicende storiche ma anche con i drammi quotidiani degli uomini che vi abitano. Andric si conferma interprete e commosso cantore di questa terra tormentata.